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LA SCOMPARSA DI MIA MADRE
LA SCOMPARSA DI MIA MADRE
AUTORE

93 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Beniamino Barrese

Con: Benedetta Barzini

Protagonista del documentario è Benedetta Barzini, madre del regista. La prima grande modella italiana icona degli anni 60, che ispirò i più importanti fotografi e artisti dell'epoca come Andy Warhol, Richard Avedon, Salvador Dalì e Irving Penn.
Benedetta Barzini, femminista militante, scrittrice e docente universitaria, in continua lotta con quel sistema che non le appartine e che per lei significa solo sfruttamento femminile, decide oggi all'eta di 75 anni, di lasciare tutto, scomparire per raggiungere un luogo lontano e abbandonare il mondo delle immagini, delle ambiguità e di tutti gli steriotipi a cui la vita l'ha obbligata.
Il film rappresenta il tentativo da parte del filglio Beniamino Barrese, di trovare delle risposte e di fermare nella memoria la vera essenza e autenticità di sua madre.
Beniamino decide di filmare la modella, con e contro la sua volontà, generando uno scontro personale e politico tra i due, ma anche un dialogo intimo e d'amore.
Il regista alla fine di questo progetto comprenderà realmente quello che sua madre diceva: "ciò che veramente conta è sempre invisibile", la vera bellezza non si vede, è un principio etico che va oltre ciò che è possibilie rappresentare.

93 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Beniamino Barrese

Con: Benedetta Barzini

Protagonista del documentario è Benedetta Barzini, madre del regista. La prima grande modella italiana icona degli anni 60, che ispirò i più importanti fotografi e artisti dell'epoca come Andy Warhol, Richard Avedon, Salvador Dalì e Irving Penn.
Benedetta Barzini, femminista militante, scrittrice e docente universitaria, in continua lotta con quel sistema che non le appartine e che per lei significa solo sfruttamento femminile, decide oggi all'eta di 75 anni, di lasciare tutto, scomparire per raggiungere un luogo lontano e abbandonare il mondo delle immagini, delle ambiguità e di tutti gli steriotipi a cui la vita l'ha obbligata.
Il film rappresenta il tentativo da parte del filglio Beniamino Barrese, di trovare delle risposte e di fermare nella memoria la vera essenza e autenticità di sua madre.
Beniamino decide di filmare la modella, con e contro la sua volontà, generando uno scontro personale e politico tra i due, ma anche un dialogo intimo e d'amore.
Il regista alla fine di questo progetto comprenderà realmente quello che sua madre diceva: "ciò che veramente conta è sempre invisibile", la vera bellezza non si vede, è un principio etico che va oltre ciò che è possibilie rappresentare.
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